Recentemente Moverim ha partecipato alla conferenza “Launch of Horizon Europe” organizzata dalla presidenza portoghese del Consiglio dell’UE. Lo scopo della conferenza è stato lanciare formalmente il nuovo programma quadro per la ricerca e l’innovazione Horizon Europe e presentarne le principali novità.
Durante l’evento, rappresentanti del mondo della ricerca, dell’industria e decisori politici hanno riflettuto su come attuare la transizione ecosostenibile e digitale della società europea attraverso l’utilizzo di due strumenti principali: Horizon Europe e Next Generation EU. Ulteriore novità è poter disporre in maniera flessibile dei fondi attraverso una rinnovata European Research Area.
Horizon Europe: scopo e linee d’azione
Il ministro della scienza, tecnologia e dell’educazione del Portogallo, Manuel Heitor, ha aperto la conferenza sottolineando come in questo periodo di difficoltà a causa della crisi provocata dalla pandemia di Coronavirus, i “vincitori” sono coloro che promuovono scienza, ricerca e innovazione. La scienza permette di affrontare le nuove frontiere della conoscenza in un momento in cui l’Europa ha particolare bisogno di scienziati e di nuove opportunità di carriera da offrire ai ricercatori. La finalità è quella di arrivare a stanziare il 3% del PIL degli Stati membri dell’Unione per lo sviluppo della ricerca e dell’innovazione.
L’Unione europea si trova di fronte alla sfida di ampliare l’utilizzo delle tecnologie “verdi” e di divenire più digitale, ma solamente una collaborazione tra tutte le discipline di ricerca porterà a concreti risultati. La sfida principale è quella di creare maggiore coordinazione all’interno dello spazio europeo di ricerca (European Research Area) e di incoraggiare gli Stati membri a creare sinergie tra i finanziamenti dei fondi strutturali orientati a R&I e il programma Horizon Europe.
Il programma Horizon Europe sarà implementato attraverso le seguenti linee d’azione:
1.Promozione del dialogo tra scienza – impiego – capacità di impresa: il fine non è solo lo stanziamento di fondi più generosi per lo sviluppo scientifico ma anche la promozione di nuove opportunità di lavoro nell’ottica di creare una società in cui il settore economico, la ricerca, la tecnologia e le istituzioni accademiche collaborino. La scienza e la tecnologia sono essenziali nella creazione di nuovi mercati e una maggiore informazione dei cittadini riguardo all’importanza della ricerca e dell’innovazione può comportare la creazione di nuove professioni. È anche necessario migliorare le condizioni lavorative di quei settori del mercato particolarmente colpiti durante la pandemia di Covid-19.
2.La collaborazione nella ricerca per espandere le frontiere della conoscenza in ambiti come: la ricerca sul cancro, gli OGM, la fisica dell’universo e lo sviluppo delle nanotecnologie e della fisica quantistica. Mai come ora è necessario promuovere una ricerca che permetta di fronteggiare future epidemie nel migliore dei modi.
3.Supporto per le carriere dei ricercatori sia da parte del settore privato che del pubblico. L’Europa necessita di nuovi scienziati e l’unico modo per evitare che abbandonino l’Europa è quello di garantire loro dei fondi per la ricerca adeguati. La collaborazione tra le agenzie nazionali e la Commissione europea diventa sempre più cruciale.
Horizon Europe: novità e “missioni”
Segue poi l’intervento di Mariya Gabriel, commissaria europea per l’istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù. Con un rinnovato budget per il programma Horizon Europe di 95,5 miliardi di €, aumentato rispetto al precedente programma Horizon 2020, lo scopo della Commissione europea è quello di assicurare:
-Maggiore qualità nella conduzione di nuove ricerche;
-Trasformazione di idee innovative in innovazioni concrete per piccole e grandi imprese;
-Supporto dell’eccellenza e promozione di una trasformazione ecologica e socioeconomica in tutte le regioni dell’Unione europea.
Le cinque “missioni” di ricerca promosse da Horizon Europe sono:
1.Adattamento ai cambiamenti climatici e alle trasformazioni della società;
2.Ricerca sul cancro;
3.Città smart con ridotto impatto sull’ambiente;
4.Preservare l’ambiente di oceani, mari, coste;
5.Qualità degli alimenti.
Al tempo stesso, la creazione di uno spazio europeo della ricerca (European Research Area) ha lo scopo di:
–Promuovere le carriere di ricerca in tutta Europa con particolare attenzione per l’eguaglianza di genere e migliori condizioni lavorative. È incentivata, inoltre, la collaborazione tra educazione, ricerca e innovazione (Knowledge triangle) attraverso lo European Institute of Innovation and Technology (EIT);
-Incentivare lo sviluppo di un’economia sostenibile;
-Rafforzare i legami tra società e scienza attraverso la partecipazione diretta dei cittadini.
La Commissione è attualmente al lavoro per completare gli ultimi passi amministrativi e legali prima di poter lanciare ufficialmente i programmi di lavoro e i primi inviti a presentare proposte, che sono attesi per il mese di aprile.