Il 1° dicembre la Commissione Europea ha lanciato un’ampia consultazione pubblica per raccogliere le opinioni di diversi stakeholder sui programmi europei di ricerca & innovazione (R&I). Rimasta aperta per 12 settimane, la consultazione si è conclusa il 23 febbraio 2023 ed ora i risultati sono stati finalmente pubblicati.
Finalità della consultazione
L’obiettivo della consultazione è valutare i risultati raggiunti da Horizon 2020, programma dell’UE che copre il periodo dal 2014 al 2020, e da Horizon Europe, in corso dal 2021 e che si concluderà nel 2027, e a contribuire alla definizione degli orientamenti del prossimo piano strategico Horizon Europe 2025-2027.
In totale sono state presentate 2.788 risposte e 265 dichiarazioni di posizione. Di queste, 2.558 risposte e 108 posizioni hanno risposto alla sezione D “Looking into the R&I future priorities 2025-2027” sugli orientamenti per il piano strategico, descrivendo nel dettaglio le priorità e le preoccupazioni delle parti interessate per il futuro dei finanziamenti europei per R&I.
Il documento pubblicato dalla Commissione Europea presenta l’analisi delle risposte ricevute in tale sezione e l’analisi delle risposte fornisce preziose indicazioni sulle priorità e le preoccupazioni delle parti interessate all’interno della comunità europea della ricerca e dell’innovazione e sarà utile per definire la direzione futura dei programmi quadro.
Risultati della consultazione
Sono state raccolte risposte da 75 Paesi diversi, tra cui i 27 Stati membri, Paesi associati UE e Paesi terzi. Con 273 risposte raccolte l’Italia è il Paese con il maggior numero di partecipanti alla consultazione, seguita da Francia (260) e Germania (252).
Gli intervistati hanno indicato che le sfide più importanti per la società nei prossimi 10 anni sono: “il cambiamento climatico”, “l’approvvigionamento energetico”, “la perdita di biodiversità” e “la tensione dei sistemi sanitari e l’invecchiamento della popolazione europea” . Sono poi seguite domande su quali siano i cluster di Horizon Europe che maggiormente contribuiscono alle sfide per la società.
Parte delle domande è stata dedicata a sinergie e complementarità sia tra i vari cluster Horizon che tra Horizon Europe e altri programmi di R&I europei. Secondo il 61% dei partecipanti c’è un grande potenziale di complementarità non ancora sfruttato tra il cluster 1 “Health” e il 6 “Food, Bioeconomy, Natural Resources, Agriculture and Environment”. Il 53% ritiene inoltre che ci sia un certo potenziale tra il cluster 6 “Food, Bioeconomy, Natural Resources, Agriculture and Environment” e il cluster 5 “Climate, Energy and Mobility”. Andando ad osservare le risposte degli intervistati sulle sinergie da potenziare tra Horizon Europe e altri programmi europei, possiamo notare come il 41% degli intervistati concordi sulla necessità di rafforzare la collaborazione tra Horizon Europe ed il Digital Europe Programme (DEP), a seguire buona parte degli intervistati hanno indicato i programmi Erasmus+ e il Programme for Environment and Climate Action (LIFE).
Alcuni dei partecipanti alla consultazione hanno indicato alcuni ostacoli che impediscono ai beneficiari dei fondi europei di sfruttare la complementarità tra Horizon Europe e altri programmi, in particolare con l’European Regional Developmente Fund. Innanzitutto la difficoltà a trovare opportunità di finanziamento e di navigare tra i vari programmi UE, seguita dalla mancanza di chiarezza sulle possibilità di finanziamento sequenziale e sulle regole per beneficiare di più programmi.
Agli intervistati è stato chiesto di esprimersi anche circa la struttura del Piano strategico di Horizon Europe 2021 – 2024 e la comprensibilità delle Key Strategic Orientations (KSO) del Piano. In base a quanto emerso dalle risposte, per la maggioranza due KSO su quattro (Restoring Europe’s ecosystems and biodiversity e Making Europe the first digitally enabled circular, climate-neutral and sustainable economy) sono facili o molto facili da comprendere. Anche il KSO Creating a more resilient, inclusive and democratic European society è facile o molto facile da comprendere per buona parte dei rispondenti (46%). Al contrario il KSO sulla promozione di un’autonomia strategica aperta “Promoting an open strategic autonomy” è stato indicato come difficile o molto difficile da capire. Tra i problemi specifici alcuni hanno indicato che l’attuale struttura è complessa e hanno chiesto semplificazioni. Altri hanno indicato che il piano è difficile da capire e che il documento potrebbe essere reso più accessibile.
Inoltre, secondo la maggioranza degli intervistati, ci sono alcuni temi specifici che andrebbero approfonditi nel Piano strategico 2025-2027, tra questi figurano cooperazione internazionale, tecnologie abilitanti fondamentali e diffusione e sfruttamento.
Questi spunti emersi dalla consultazione pubblica online forniscono un contributo prezioso e confluiranno nel processo di pianificazione strategica in corso per il prossimo Piano strategico 2025-2027 di Horizon Europe e nella preparazione del prossimo Programma quadro di R&I. Una sintesi dei risultati sarà inclusa anche nel documento di analisi del Piano strategico, che sarà pubblicato a maggio.
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Tutte le immagini sono state prese dal report European Commission, Directorate-General for Research and Innovation, Synopsis report : looking into the R&I future priorities 2025-2027, Publications Office of the European Union, 2023, https://data.europa.eu/doi/10.2777/93927