Renovate Europe è una campagna di comunicazione politica volta a ridurre la domanda di energia del patrimonio edilizio dell’UE dell’80% entro il 2050, attraverso una legislazione e programmi di ristrutturazione ambiziosi. Con quest’obiettivo in mente, giovedì 27 ottobre 2022 si è tenuto l’annuale Renovate Europe Day.
Dopo la scorsa edizione online, il REDay2022 è tornato nelle aule del Parlamento Europeo di Bruxelles, con una conferenza di alto livello dal titolo “Eyes on the Horizon: Renovating our buildings to repower the EU”. L’evento ha rappresentato un’occasione preziosa per raccogliere interventi e spunti stimolanti sulla ristrutturazione degli edifici come soluzione per affrontare la crisi climatica ed energetica.
La sessione di apertura ha ospitato un messaggio della Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, che ha insistito sull’importanza della ristrutturazione degli edifici non solo nel rendere l’Europa meno dipendente dal punto di vista energetico, ma anche nel ridurre le emissioni complessive. In Europa, infatti, gli edifici sono responsabili del rilascio nell’atmosfera di oltre 1 molecola di anidride carbonica su 3. Infine, la Presidente ha ribadito come il tema del rinnovamento degli edifici sia fortemente connesso al perseguimento degli obiettivi di giustizia sociale: migliorare le prestazioni energetiche di una casa popolare può aiutare numerose famiglie vulnerabili a combattere la povertà energetica, migliorando le proprie condizioni di vita.
L’intera giornata si è così articolata in una serie di incontri che si sono soffermati su aspetti diversi del tema, con l’intervento di ospiti di primo piano: tra gli altri, l’eurodeputato Ciarán Ciuffe e il direttore esecutivo di BPIE Oliver Rapf.
Nella prima sessione si è parlato della Direttiva sul rendimento energetico degli edifici (EPBD), strumento centrale per sostenere il piano REPowerEU e gli obiettivi di decarbonizzazione. Durante il dibattito, è stato trattato il tema di una possibile revisione della direttiva ed è emerso come sia necessario non solo modellare la progettazione alla luce delle capacità di investimento, ma anche accelerare l’innovazione della catena di fornitura delle ristrutturazioni, ideare un sistema efficace di sanzioni e intervenire a monte su tutti gli edifici con le peggiori prestazioni energetiche.
Nella seconda sessione, il dibattito si è invece spostato sugli aspetti finanziari della cosiddetta ondata di ristrutturazioni, in particolare sul ruolo importante di investitore che la Banca europea per gli investimenti (BEI) ricopre nella transizione verde.
Infine, un intervento di Positive Money Europe – organizzazione no-profit nel campo dell’economia circolare – si è focalizzato sull’utilità dei prestiti nella campagna di ristrutturazione, lanciando la Proposta di prestiti per la ristrutturazione dell’UE.
Moverim ha partecipato con interesse a quella che ha rappresentato una grande occasione di approfondimento e di networking, essendo anche partner di un progetto orientato all’efficientamento e al rinnovamento degli edifici non storici (e-SAFE project).
Questa edizione di Renovate Europe Day è riuscita a creare un ambiente di discussione positivo e stimolante, in cui esperti nel campo della ristrutturazione edilizia, ricercatori e operatori del settore finanziario hanno potuto riunirsi e condividere opinioni e critiche. È emerso quanto sia urgente agire con un approccio multidisciplinare, attuando una ristrutturazione edilizia che sia in accordo sia con gli obiettivi climatici che con quelli sociali.
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