Il 1° dicembre, grazie ad un consorzio formato da 32 organizzazioni partner, prenderà inizio P2Green, un progetto che svilupperà soluzioni innovative per trasformare i rifiuti sanitari umani in fertilizzanti.
Un consorzio con partner provenienti da 12 Paesi europei e dalla Svizzera ha proposto P2GreeN, nell’ambito dei fondi europei dedicati alla circular economy, una partnership con l’obiettivo di sviluppare e dimostrare approcci praticabili e sostenibili per il recupero dei nutrienti dai rifiuti sanitari e la loro conversione in fertilizzanti sicuri a base biologica.
Tra i partecipanti sono presenti 32 organizzazioni quali PMI, grandi imprese, un istituto finanziario internazionale, organizzazioni di ricerca, enti comunali (tra cui una delle megalopoli europee, Parigi), una ONG e una cooperativa di agricoltori.
L’accordo di sovvenzione prevede un progetto senza precedenti di durata quadriennale finanziato dal programma Horizon Europe, che inizierà il 1^ dicembre 2022. Agrathaer GmbH e l’Istituto Leibniz per le colture orticole e ornamentali coordineranno l’iniziativa.
L’obiettivo generale di P2GreeN è quello di promuovere un sistema circolare di flussi di materiali tra aree urbane e rurali, ripristinando così l’accoppiamento del sistema idrico-agroalimentare secondo il principio delle 3R “Ridurre, Riutilizzare, Recuperare”. Questo obiettivo sarà raggiunto attraverso l’implementazione e l’esplorazione di soluzioni innovative di recupero di azoto e fosforo per l’utilizzo dei rifiuti sanitari umani provenienti dagli insediamenti urbani e la loro conversione in fertilizzanti biologici sicuri per la produzione agricola: nel progetto sono coinvolte tre regioni pilota nelle zone di Gotland, nella regione metropolitana di Amburgo-Hannover e nella regione di La Axarquia, che condivideranno i risultati raggiunti con 4 regioni follower in Italia, Grecia, Francia e Ungheria.
L’azoto (N) e il fosforo (P) sono degli importanti nutrienti per le piante, ma allo stesso tempo inquinano le acque superficiali e sotterranee, soprattutto tramite l’uso intensivo di fertilizzanti nella produzione agricola. Inoltre, elevate concentrazioni di N e P si trovano anche nei flussi di rifiuti sanitari umani e vengono rilasciati ogni giorno in grande quantità nei fiumi e nelle zone costiere.
P2Green vuole sviluppare un ciclo che possa convertire i rifiuti umani in fertilizzanti a base biologica, eliminando così il pericolo dei microinquinanti dovuti ai fertilizzanti chimici e riducendo allo stesso tempo le quantità di azoto e fosforo nelle acque reflue urbane. Una soluzione che limiterebbe i costi di produzione, gli effetti negativi sull’ambiente e lo spreco di acque reflue urbane ricche di nutrienti per il suolo, con un risultato sostenibile ed in linea con i grandi obiettivi green della Commissione europea.
Sicuramente il consorzio del progetto P2GreeN ha in serbo grandi cose e Moverim è entusiasta di farne parte!