Il 29 gennaio 2025 la Commissione europea ha presentato la Bussola dell’UE per riconquistare competitività e garantire prosperità sostenibile come prima grande iniziativa di questo mandato.
Dopo l’analisi critica dell’ex Premier italiano Mario Draghi (Rapporto Draghi) riguardo la posizione dell’UE nel contesto globale, si è evidenziata la necessità di un cambiamento strutturale e sistematico, in particolare in tre aree: innovazione, decarbonizzazione e sicurezza. Queste aree rappresentano i 3 pilastri che dovranno guidare l’Unione Europea verso il suo rilancio economico. Come riportato dalla Presidente Ursula von der Leyen, “la bussola per la competitività trasforma le eccellenti raccomandazioni della relazione Draghi in una tabella di marcia”.
I tre grandi pilastri del cambiamento di questa tabella di marcia sono integrati da cinque abilitatori trasversali, tra cui la semplificazione delle pratiche amministrative, il rafforzamento del mercato unico, nuove strategie di finanziamento per la competitività, competenze e lavoro di qualità e un migliore coordinamento tra politiche UE e nazionali. Di seguito una sintesi dei punti chiave:
- Chiudere il divario dell’innovazione: Mentre Stati Uniti e Cina investono massicciamente in innovazione, l’Ue deve accelerare il passo per restare competitiva nelle tecnologie emergenti come Intelligenza Artificiale e cybersecurity. Perciò, la Commissione proporrà l’iniziativa AI Gigafactories e la strategia Apply AI, con l’obiettivo di sviluppare l’IA e superare un ostacolo chiave: la scarsa adozione dell’IA da parte delle imprese. Saranno lanciate iniziative anche per creare un ecosistema favorevole all’ascesa delle nuove start-up, instaurando un mercato del capitale di rischio efficiente e rafforzando il mercato unico.
- Sostegno alle imprese: A rallentare l’innovazione e compromettere la competitività è anche la regolamentazione eccessivamente onerosa che incide sulle imprese. Con la proposta Simplification Omnibus, si mira a semplificare le normative relative alla sostenibilità, alla due diligence e alla tassonomia. L’obiettivo fissato è la riduzione di almeno il 25% gli oneri amministrativi per le imprese in generale e del 35% per le PMI.
- Piano d’azione per la decarbonizzazione: Un’iniziativa dedicata alla decarbonizzazione industriale faciliterà la transizione dei settori coinvolti attraverso semplificazioni amministrative, mentre, mediante un piano d’azione che contribuirà a ridurre i costi energetici, verrà garantito l’accesso a energia pulita a costi accessibili.
- Ridurre le dipendenze eccessive e aumentare la sicurezza: L’UE deve proseguire con la diversificazione e il rafforzamento dei suoi partenariati per il commercio e gli investimenti sostenibili, al fine di garantire l’accesso a materie prime, energia pulita, combustibili sostenibili per i trasporti e tecnologie avanzate provenienti da tutto il mondo. Inoltre, verrà introdotta una preferenza europea negli appalti pubblici per i settori e le tecnologie cruciali.
- Coordinamento: è indispensabile anche un migliore coordinamento delle politiche a livello nazionale e dell’UE e, nel prossimo quadro finanziario pluriennale, un fondo per la competitività fornirà supporto per l’attuazione di interventi nell’ambito dello strumento di coordinamento per la competitività.
La bussola per la competitività rappresenta un piano ambizioso che mira a rilanciare l’economia dell’UE rendendola più innovativa, sostenibile e capace di affrontare le sfide globali. Il futuro dell’Europa dipenderà dalla sua capacità di bilanciare crescita, sostenibilità, efficienza e sicurezza strategica.
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